martedì 1 luglio 2014

LUT un viaggio di 120k in 24 ore



La corsa non è solo un'attività per mantenersi in forma, scaricare lo stress, allenarsi all'aperto. Per me ormai costituisce una modalità per scoprire angoli nuovi e bellissimi sia nella città in cui vivo che durante una vacanza. In viaggio mi offre un ulteriore punto di osservazione, una panoramica più ampia e dettagliata dell'area in cui risiedo momentaneamente. Dunque una maggiore consapevolezza di ciò che mi sta intorno e che diversamente mi sfuggirebbe....

La Lavaredo Ultra Trail è una lunga gara di corsa in montagna che ho affrontato un po' come si affronta un viaggio. Un piccolo viaggio chiaramente. Una toccata e fuga da weekend. Con la curiosità di andare a visitare luoghi di cui hai solo letto, visto foto, sentito parlare altri.

Ora posso sostenere consapevolmente che le Dolomiti sono come trovarsi dinnanzi a delle cattedrali. Uno spettacolo di una maestosità tale da lasciare senza fiato anche coloro che non sono appassionati del genere "montagna".

E anche grazie a questo stato d'animo se sono riuscito a superare le crisi, a non farmi sopraffare dalla stanchezza e dalla voglia di ritirarmi. Anzi, al contrario, di trovare l'energia per vivere questa esperienza pazzesca. Secondo dopo secondo, per tutte le 24h12'56" che mi ci sono volute per portare a termine questa gara/viaggio.















sabato 3 maggio 2014

Patruille des Glaciers 2014

Entro le 24 del 31/10/2013 chiudono le pre iscrizioni alla PDG 2014. Bisogna sbrigarsi a fare la squadra. Occorre compilare e inoltrare il form di partecipazione. Scrivo i nominativi, gli indirizzi, i cell., le email... Un momento, è richiesto anche il tempo stimato in cui concludere la gara. Bha, sti svizzeri!! Come si fa a sapere quanto tempo ci possiamo impiegare se non l'abbiamo mai fatta!! E poi ci sono mille variabili, la meteo, lo stato di preparazione... La domanda da porsi ora per chiudere la preiscrizione è: a fine aprile 2014, nel caso in cui a novembre 2013 venissimo mai sorteggiati e presi, in quanto potremo concludere la gara?? Calcolando che ... Un mese fa ho fatto... E se mi alleno... E poi ... 
Sa, facciamo finta che la chiudiamo in 12 ore.
INVIO
Fatto, ora tocca tenere le dita incrociate fino a novembre, che poi slitterà a dicembre.

Cosa?!?! Ci hanno presi?!?! evvai. Che culo. Ora si che dobbiamo allenarci. E allora corri 3 volte a settimana, poi gita/gara in nottura, e nel we allenamenti, ripetute, allunghi, variazioni, progressivi e garette. Di giorno, di sera, di notte. Con il sereno, con la pioggia, con il buio, nella nebbia.
E così arriviamo a fine marzo 2014 e facciamo  come lungo il Tour du Rutor.
E a inizio aprile arriva la mail dell'er-commandant:
Dear Giovanni Pollino
We would like to inform you about the start time assigned to your team 
Z1 - 01,00 
We will not accept any request to change the assigned strat time.
Saluti e baci.

Allora facciamo due conti: se partiamo all'una di notte e dobbiamo essere ad Arolla entro le 6,30 abbiamo esattamente 5h e 30min a disposizione!!
Cosa?!!?!?
Impossibile! Sono 2000 m D+ con uno spostamento di circa 28 km. Passando da 3600 della spalla nord della Tete Blanche. E se ci riusciamo siamo solo a metà della gara.
La settimana che precede la gara consapevolizziamo che ci aspetta un'impresa.
Verifichiamo che per stare nel cancello di Arolla dobbiamo fare il primo check point in poco piu di 2 ore e in altrettanto essere sulla tete blanche. Poi attraversare il bacino glaciale del Bertol e arrivare all'omonimo colle entro le 5 del mattino per poi scendere a fuoco su Arolla in mezzora. 

Gli amici che in passato hanno già fatto la gara hanno impiegato sempre di più, e sono gente tosta.... Ma non ci demoralizziamo, anzi. 
Mettiamo a punto una strategia: 
c'è molto fango e partiamo con gli scarponi, così non ci bagnamo scarpe, calze e piedi, perdendo meno tempo al primo cambio d'assetto
Leghiamo il centrale con un bulino a metà della corda e prepariamo due bamboline ai cui rispettivi capi prepariamo i savoia da ripassare quando dovremo legarci tutti e tre insieme al c.p. sud schönbiel
Decidiamo di partire al passo  veloce, senza correre, e di fare il tratto a piedi senza ammazzarci per poi giocarci tutto sulla neve.

Si fa l'una e partiamo molto carichi, sapendo che dobbiamo mettercela tutta. Appena fuori Zermatt ci avvolge la foschia e la frontale illumina le goccioline d'acqua sospese davanti al nostro naso.
teniamo bene e la strategia di tenere gli scarponi risulta vincente. Arrivati a calzare gli sci siamo velocissimi e ci portiamo oltre la metà del gruppone. Al check point ci leghiamo e ripartiamo come razzi. Stiamo seguendo la time map che ci siamo prefissati, facendo registrare un ottimo primo intertempo. Ora siamo sul ghiacciaio, tira vento e la temperatura percepita sarà intorno a meno 20. Tra l'oscurità si scorge una stella e poco sopra buchiamo le nuvole. Ancora nel buio, si stagliata davanti a noi la nord del Cervino. Da brivido... Manca pochissimo e siamo in cima.
E qui accade l'imprevisto: un socio va in crisi. Il freddo, la stanchezza per il ritmo tenuto si sono fatti sentire e ci fanno pagare pegno. Il ritmo scende. Lentissimi ora, raggiungiamo la tenda del secondo check point. Entriamo per scaldarci un po e beviamo del te. La notte ha lasciato il posto all'alba e con il buio svanisce l'ultima speranza di passare il cancello.
Non provo delusione. 
Sono troppo forti le emozioni provate questa notte appena trascorsa. Notte rubata al sonno, alla famiglia lasciata a casa e a tutte le rinuncie e a tutti i compromessi a cui sono dovuto scendere per essere qui ora, in questo posto magnifico.
Tra due anni sarà PDG2016.










Indovinello: che scarpe indossa il parrocco di Zermatt durante la carimonia di apertura della PDG?


domenica 30 marzo 2014

Tour di Rutor 2014

Portato a termine il primo grosso traguardo di questa stagione.
Tre giorni, 7.000 m D+, tutti i cancelli passati, paesaggi mozzafiato, sana competizione, inconvenienti, fatica, sudore, vento, sole, creste, corde fisse, ghiacciai, discese a fuoco e un mare di soddisfazione.






http://youtu.be/MGSlr9GI3SY


domenica 17 novembre 2013

Stagione SkiAlp al via!







 Ecco le date  delle gare della prossima stagione:

Data Circuito Località Descrizione
08/12/13 Psa Sansicario K verticale
14/12/13 Fisi Torgnon Skialp
21/12/13 Tsa LaThuille
28/12/13 Fisi Doues poya di contrebaney
28/12/13 Psa Garessio
05/01/14 Tsa Ozien Aymaville
08/01/14 Tsa Gressoney S.Jean Tr.Follis
19/1/14 Tsa Vetan
29/1/14 Fisi Sestriere Casta 14
31/1/14 Psa S.Giacomo Roburent
05/02/14 Tsa Inverso Vico Valchiusella
13/2/14  Psa Pian Benot
16/2/14 Fisi Oropa Periplo M.Rosso
02/03/14 Fisi Garessio2000 15^Tr.AltaValTanaro
02/03/14 Psa Pian del Frais
06/03/14 Psa L'Aquila
09/03/14 Fisi Champorcher Tr.Miserin
14/3/14 Psa Prali
23/3/14 Fisi Adamello
23/3/14 Fisi Mondovì 3rifugi
28-30/3/14 Inter Tour Rutor
04/06/14 Fisi Rhemes Tr.Rollandoz
13/4/14 Fisi Valsavaranche Tr.GranParadis
29/3-3/5/14 Inter PDG
Psa www.piemonteskialp.org
Tsa www.tourskialp.it

E allora via con la prima uscita!!!











domenica 6 ottobre 2013

Morenic Trail, sulla morena del ghiacciao balteo.


Alla fine ci sono volute 18h18m 42sec per percorrere tutto il Morenic Trail 2013. 
Erano le 9,00 di sabato mattina quando da Andrate, a nord est di Ivrea a circa 800m di quota, i circa 150 trailers muovevano i primi passi sul filo di cresta dell'Anfiteatro Morenico eporediese, fino a raggiunrere l'arrivo di Brosso, posizionato sul fronte opposto a nord ovest, alle 3,30 di domenica notte. Questo trail è suddiviso in 4 tappe: 21,35 ,35 e 18k. E queste tappe sono anche la strategia migliore per affrontare la gara. Non devi correre 109k tutti insieme. Ti concentri invece ad affrontare una tappa alla volta, pensi  al tempo che ti occorre per chiudere questa frazione, a cosa mangerai al ristoro. All'inizio devi limitarti e correre molto più piano di come ti sentiresti di fare. Bisogna gestire le energie e risparmiare le forze per i momenti di crisi. Magari per quando ti troverai al settantesimo chilometro, nel buio, al freddo e ti manca ancora una maratona per varcare il traguardo. E alla fine, nell'ultima tappa, devi aver conservato un pò freschezza mentale per non scoraggiarti al pensiero che ti ci vuole un'ora a percorrere  4km. 15 minuti a ogni kilometro, se tutto va bene!!
Così abbiamo attraversato boschi silenziosi, laghi, colline moreniche e sentieri selvaggi fino nel cuore della notte. In alcuni tratti, la luce della lampada frontale non illuminava che le goccie d'acqua sospese nella nebbia ad un palmo dal naso. Inghiottiti nel buio umido e solitario, ogni istante è stato speso per non perdere la traccia e a modulare il ritmo alle asperità del terreno nella ricerca del passo più efficiente. 
Ma arrivati finalmente a Brosso, prima di dell'arrivo, una piccola deviazione. Non hai più forze ma risali 100mt. Senza sapere perchè, capisci che devi prima passare di li. Una luce fioca, di candele, ti guida. Intingi le dita nella vernice rossa e le passi sul viso. Il graffio del ghiacciaio balteo rimarrà indelebile nei miei ricordi.







domenica 22 settembre 2013

Trail di Oulx 2013

Anche l'edizione di quest'anno è stata baciata dal sole, che culo!! È stata una giornta di festa e di sport, che mi ha permesso di rinvedere gente che non vedevo da un pò. Alla partenza delle 8.00 si sono presentati un centinaio di atleti e alla fine mi sono piazzato al 52esimo posto con il tempo di 7h07.55, migliorando così di 8minuti il tempo dell'anno scorso. Ho adottato una nuova strategia di gara: in salita mi tengo un pò così in discesa sono più fresco e riesco ad andare veloce. Senz'altro l'allenamento sul rocciamelone dello scorso sabato ha dato i sui frutti. Cmq archivio un weekend super sportivo: venerdì sera 20k sul Po, ieri giro in bici nel Roero e oggi Trail. Non male per un quasi 42nne!!
Complimenti a tutti i finisher che sicuramente sono tutti da considerasi vincitori.
Alla prossimo anno.




sabato 14 settembre 2013

Rocciamelone. Mezzo bici, mezzo trail.

Dovendo fare un lungo in preparazione del trail di Oulx, quale migliore occasione di aggiungere una cima che da anni inseguo? per giunta con 3000 m di disl+, mica pizza e fichi!!
Un viaggio, nella montagna e in se stessi. 
Sveglia alle 6 e 1/4, carico la bici in macchina e via fino a Susa.
Arrivato in frazione Urbiano, parcheggio e mi preparo. Alla fine sono contento di affrontare questa cosa da solo; è un po' come equilibrarsi, autovalutarsi. Accettare la fatica senza condividerla, alla fine rende il doppio. 
Così inizio la prima parte in sella ed è subito salita: sono le 8 in punto. Mi aspettano 20k, gli ultimi 5 di sterrato, con un dislivello di circa1.700m per raggiungere il rifugio LaRiposa.
Si sale sempre, e dato che la matematica non è un'opinione, la pendenza media è del 7,5%.
Arrivato al rifugio ordino un te, lego le scarpe, poso la bici e alle 11 riparto di corsa. La giornata è galattica e mi sento bene. Alle 12 ho già finito un altro te al Ca d'Asti e riparto. Sono le 13 quando raggiungo la vetta!! Un po' di crisi solo negli ultimi duecento metri, sono sopra i 3000 di quota e l'aria sottile si inizia a sentire. Ma l'euforia di avercela quasi fatta aiuta....
Il panorama è da cartolina, si vedono tutte le montagne simbolo: Grampa, Rosa, Bianco, Bars de ecrins, Monviso...
Mi siedo a gambe incrociate su una roccia a picco sul Mon Cenisio. Tutto è energia. Dentro e fuori. Mi sento in sibiosi, in armonia.
Riparto: mezz'ora  e sono al ca d'asti, pausa te, mezz'ora e sono alla Riposa. Ora pausa lunga con altro te ma questa  volta accompagnato da un'ottima crostata di marmellata di fragole. Sono sceso leggero, senza quasi accorgermene. Immerso nei miei pensieri con le montagne da sfondo. In pace.
La bici è stata una scelta azzeccata, sibilo nell'aria in mezzo ai boschi. Non ci sono altri rumori.
Che figata!!!